VUOI LA GUERRA: COMBATTILA!! LE VECCHIE REGOLE DELLA MALEDETTA GUERRA

 



Ormai dovete perdonare la mia infantile  ingenua schiettezza, ma vivendo  più tempo con i bambini che con i grandi, sto imparando il loro modo di ragionare e la loro sapienza.

Vado subito al sodo della questione. Il titolo dice già tutto.

Vuoi la guerra? Combattila. PUNTO. Ma non ammazzare chi quella guerra non la vuole! PUNTO ESCLAMATIVO

Io penso che non sia più accettabile che le guerre vengano subite da chi queste non le ha volute. Non è tollerabile vedere  bambini morti, feriti e rovinati di odio per il resto della loro vita, perché qualcuno ha deciso che loro dovevano essere vittime. Donne, uomini e  anziani che non hanno voluto la guerra che si trovano sfollati, senza lavoro, senza cibo, acqua e futuro.

Odio genera odio, vendetta genera vendetta, crudeltà genera crudeltà.

Lo sanno anche i bambini.

Ma cosa sta succedendo? Un tempo le guerre erano dei soldati. Ora sono sempre più i civili ad essere coinvolti. 

E' semplicemente scandaloso, assurdo, ributtante, ignobile, vergognoso, vomitevole.

Capisco coloro che per far vivere i propri valori e far realizzare una propria idea di "vita giusta" sia pronto a morire. Lo rispetto. 

Sei così convinto e determinato che la tua visione del mondo sia quella che tutti devono seguire? Ok, datti alla politica.

Se però arrivi a pensare che innocenti debbano morire per le tue idee...


10 Dicembre 1948 viene firmata la Dichiarazione Universale dei diritti umani. L'ART. 1 recita 

"Tutti gli essere umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni gli altri in spirito di fratellanza". (il sottolineato è mio)

Questa carta dei diritti umani è stata scritta dopo due guerre mondiali in un unico secolo.

Ora sembra che il tempo sia andato troppo in là e ce ne stiamo dimenticando?

"Tutti siamo liberi ed uguali" significa che tu hai diritto di voler morire per i tuoi ideali. Io ho il diritto di vivere per combatterli diversamente. Perché io studentessa musulmana palestinese devo morire perché tu estremista musulmano imponi la tua forza? Perché io giovane israeliano che ballo con una amica palestinese devo morire perché tu vuoi l'islam in tutto il mondo? Perché io giovane ebreo devo essere tacciato di odio quando il mio capo di governo decide non per me? 

Io non vieto a te di seguire la tua religione, tu non mi uccidi perché ne seguo un'altra. Tu capo del governo vuoi la guerra? Falla, ma non a nome mio.

L'estremismo non credo sia mai sano in nessun ambito della vita. Ma l'ho vissuto e quindi lo capisco. L'estremismo è a volte necessario e credo che ci dovrebbe essere più coraggio per far valere delle giuste idee. Ma l'estremismo va canalizzato, va gestito tra estremisti. Gli impavidi eroi pronti al sacrifico personale in virtù della ...

 I cicli si ripetono, ma non in maniera sempre uguale. Vi è un processo a spirale che porta gli eventi a delle modificazioni generate dai contesti tecnologici, culturali, economici...

Ora: se le guerre non possono finire perché la sete di potere aggredisce chi ce l'ha; se le guerre non possono finire perché  si vogliono realizzati i propri ideali, se le guerre non possono finire perché non siamo capaci di parlare, allora io dico solo e molto ingenuamente:

facciano la guerra quelli che la vogliono fare con spade e fucili. Ci sono stati re, imperatori che sono scesi in campo per le loro idee e i loro valori. Perché non tornare a queste orrende ma più dignitose e leali regole della guerra?

L'uomo è tecnologico e regolamentatore. Regolamentiamo l'uso della tecnica bellica.

Ormai sappiamo tutti che le guerre sono giochi di adulti rimasti bambini capricciosi e instabili. I veri problemi dell'umanità sono il cambiamento climatico e le crisi connesse ad esse.

Ma noi continuiamo a fare gli struzzi e a spostare il problema, aggravandolo. Invece di allearci tutti nella direzione della solidarietà umana per il bene della nostra specie, ci affossiamo in retoriche battaglie religiose e identitarie. Così anche con missili e distruzioni facciamo ancora più male e basta.

Facciamola semplice: un bel campo in cui chi vuole combattere per qualcosa ( religione, rame, territori) si trova sui due schieramenti e vinca lo schieramento più forte. 



troppo semplice?

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