Festa della pedagogia attiva. Per una rivoluzione gentile

 

“Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione”

PLATONE


20 e 21 febbraio 2021: Due giorni di formazione online immersa in una dimensione amorevole, dove seppur a distanza ho potuto ascoltare interventi di persone straordinarie.
Un grazie infinite all'Asilo nel Bosco.

Amore, gioco, rispetto sono le parole chiave che corrono attraverso il filo della rete digitale, che è anche rete di empatia, di condivisione di visioni del mondo e dell'educazione.

E' una grande forza che mi arriva dentro: la conferma di una scelta educativa che quotidianamente vivo: l'apprendimento passa dal rispetto per ogni singolo bambino e singola bambina.
La crescita personale, nell'era digitale , è primaria rispetto a quella di contenuto.
Il contenuto lo trovi immediatamente, noi educatori dobbiamo insegnare COME gestire questi contenuti e COSA fare di questi contenuti.

Erica Poli, Stefano Mancuso, Enrico Galiano, Jesus Guillen, David Bueno, Daniele Novara sono solo alcuni degli ospiti di questa festa dolce e potente.

La citazione platonica è importante, essa appoggia la mia convinzione per cui giocare è uno strumento fondamentale per la crescita e il cambiamento personale. Tutto può essere giocato. Il giocare a mio avviso è un atteggiamento di vita. Si può giocare anche seriamente.
Giocare è stare nel mondo in un atteggiamento di libertà e non nel dover essere.

In classe per me è un piacere stare e accogliere i bambini con amore e un sorriso, fa sì che anche i bambini si sentano accolti nell'essere loro stessi con naturalezza.
Quando lavoravo con gli adulti il mio sorriso e la mia accoglienza non erano molto capiti, provavo spesso disagio di fronte ad adulti che mi guardavano dall'alto verso il basso (facile - dite voi - sono una diversamente alta io! :)). 
Ci ho messo più di 20 anni per fare outing e rendermi conto che il mondo dei grandi non faceva-aziendalmente- per me. Ma non perchè non mi sappia relazionare con loro, non perchè non mi piacciano, anzi!! La fascinazione della scoperta dell'essere umano è uno dei miei giochi preferiti!! Ma spesso nelle aziende non sentivo in loro la libertà, percepivo la costrizione, la contrizione e la contrazione.

Invece adoro stare con i bambini per aiutarli a percepire i loro talenti.
 
I miei figli non sarebbero d'accordo nelle frasi qui sopra: mi accusano di non aver giocato con loro quando erano piccoli. E' vero giocavo poco con loro. Ma loro hanno sentito che in realtà io giocavo la mia vita, i miei giochi e lasciavo a  loro la libertà di giocare i loro. 
Mi cospargo le ceneri sul capo, su un limite che io avevo: i giochi in casa erano poco pasticcioni. Ma ho dato loro la possibilità di vivere lo scoutismo per dar sfogo a questa libertà!!

La puer che è in me vive e gioca tutti i giorni nell'allegria dell'ottimismo alla Vita. 
Sono grata per aver partecipato a questa festa della pedagogia per una rivoluzione gentile.
L'unica vera rivoluzione.

E chiudo con una bellissima citazione di Thomas Torelli, tra gli altri ospiti della Festa: "se ti vedi spettinato allo specchio, non devi pettinare lo specchio ma i tuoi capelli!"

Un modo più giocoso per divulgare la filosofia del Grande Maestro Gandhi!



n anno di conversazione”

PLATONE

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