Resilienza

Ieri sera è stata una di quelle occasioni in cui ho ringraziato per la passione  per la filosofia come dialogo rispettoso nella reciproca conoscenza delle verità.
Alla Libreria Punta alla luna ho potuto fare da facilitatrice di un momento filosofico sul tema caro a Francesca Del Rosso, Wondy per gli amici, che con la sua vita ha dimostrato cosa significa resilienza.. In un piccolo e ben assortito gruppo di perfetti sconosciuti, abbiamo cercato parole e significati personali per comprendere il senso esistenziale della resilienza: piegarsi e non spezzarsi, imparando dalla tragedia... questa potrebbe essere una veloce definizione, ma in pratica come si fa a non spezzarsi di fronte ad una figlia con attacchi di panico? Di fronte ad una madre che muore improvvisamente? di fronte al terrore della vita?
La sensibilità è colpevole e salvatrice. E' lei che ci porta nel baratro della percezione del dolore ed è ancora lei che però può far riemergere dall'onda devastatrice del male profondo. 
La narrazione di sé ci aiuta a sostenere l'insostenibile leggerezza dell'essere. Siamo tutti un po' Francesca e un po' Wondy. Ognuno racconta se stesso diversamente a seconda di chi ci ascolta e allora quale narrazione scegliamo di essere? la nostra definizione di resilienza suona all'incirca così:
Resilienti si è quando si ha il coraggio di trasformare ogni momento della vita, anche il più doloroso, in un dono (presente) che viene fuori da un cilindro magico, che da giocolieri indossiamo per far sorridere la nostra anima e quella di chi passa intorno alle nostre vite, se riusciamo a restare spiriti liberi.

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