Consulenza Filosofica... Che paura la parresia!!
Quanto dibattito sull'utilità o meno della Consulenza Filosofica.
Perchè tanto accanimento contro La Consulenza Filosofica? Cosa facciamo di male?
Io un'idea me la sto facendo: c'è paura.
Fa paura la Filosofia. Fa paura perchè essa non è un "semplice" sapere, essa è anche parresia, cioè stile di vita, che mette alle strette il tuo modo di vivere stesso il tempo che ti è concesso, in una ricerca continua di coerenza tra il pensiero ed il tuo comportamento.
Parlare con franchezza è Parresia. Parlare con l’umiltà di chi si sente in dovere di prendere la parola, per rendere giustizia a una verità, senza doppi fini, stratagie e retoriche di parte. Parresiasta è colui che esprime la verità che ha toccato con mano, una verità conosciuta in un modo certo parziale, ma pur sempre carnale, e già solo per questa carnalità, merita comunque di essere raccontata.
Quali siano i caratteri dell’autentica parresìa lo scriveva Foucault richiamando il ruolo di questa virtù nel mondo classico.
La parresìa esprime una relazione di sincerità tra sé e il proprio dire: “Il parresiastes è sincero nel dire la propria opinione”
“Se c’è una specie di ‘prova’ della sincerità del parresiastes, essa sta nel suo coraggio, nella disponibilità a correre un rischio e mettere a repentaglio la propria tranquillità o, in casi estremi, la propria incolumità”. “Il fatto che il parresiastes dica qualcosa di pericoloso – qualcosa di differente da ciò che la maggioranza crede – è una forte indicazione del fatto che egli sia un parresiastes”.
Accettare di cercare la verità e di esprimere i progressi di tale ricerca, significa tenere una specifica relazione con se stessi, che necessariamente impone di essere disposti ad affrontare un rischio, una posizione scomoda, “invece di riposare sulla sicurezza di una vita in cui la verità resta inespressa”.
La funizone della parresìa non è dimostrare qualcosa a qualcun altro, ma prima di tutto “esercitare una critica: una critica dell’interlocutore, o anche di se stesso”.
Per il parresiastes dire la verità è considerato un dovere, che egli sente anche quando è libero di stare zitto (sotto tortura non c’è parresia). La parresia ha a che fare insieme con la libertà e il dovere (che non si escludono di principio, come la malacultura propagandistica di questo paese tende a suggerire).
Ecco cosa sta dietro la Consulenza Filosofica: una sfida. Far risvegliare in chi lo desidera un'atteggiamento parresiastico in un contesto tendenzialmente asfittico di umiltà e ricerca di franchezza gentile. La filosofia non è solo speculazione, è pratica non tanto in termini formativi-aziendali per il solo avido desiderio di ricchezza monetaria (che non c'è!). Far filosofia è scegliere di giocare una sfida con se stessi: cambiare il proprio modo di esprimersi in questo bel mondo. Come diceva Pierre Hadot, è un modo per agire la propria conversione. Alleggerendo questa parola del peso religioso che siamo abituati ad attribuirle. Convertirsi nel senso etimologico del termine significa girarsi indietro, invertire il senso di marcia, ma senza dover necessariamente seguire la stessa via percorsa, ovviamente.
Significa guardarsi indietro e osservare il percorso fatto, prendere le distanze dal presente per collocare la proria vita in un processo che ha avuto un inizio e che avrà una fine e che se collocato in una prospettiva più ampia rispetto a quella stretta del proprio io narcisistico offre spazi di scelta maggiori per sè e per il sistema dentro cui si sta, liberandolo dall'immagine della ruota del criceto per allargarlo all'infinito universo!
Chi non ha paura del lupo cattivo è quella bambina che sposta il velo e dice a se stessa "c'era una volta..." collogandosi in un continuum spazio temporale di Storia Infinita, affrontando con coraggio il "non so che" che il velo stesso cela: se stessa. Spostare il velo è filosofia!...
Commenti
Posta un commento
grazie per avermi scritto. ti risponderò al più presto.
ciao
Barbara