Tè filosofico Con il Buddha di Alessandro Magno



Con il Buddha di Alessandro Magno  di Mario Biondi (edito da Ponte alle Grazie) sarà il primo libro che ci accompagnerà nella nostra esplorazione filosofica sul tema del viaggio, iniziata domenica scorsa e che proseguirà fino a fine novembre.

 Viviana ha tracciato sulla lavagna le seguenti immagini
  •  il viaggio apre paesaggi interiori, oltre che esteriori
  • è apertura all'Altro, è l'alterità che apre il viaggio stesso
  • è legame col nuovo, l'imprevisto il diverso
  • la filosofia è nata in cammino
  • il valore del viaggio immaginario di ragazzi annoiati di una scuola cattedratica e poco partecipativa
  • viaggiare è frattura e distacco, ma anche un ritrovare se stessi da una prospettiva diversa, più alta e lontana.
  • valore mnestico del viaggio: Viaggiare per ricordare e raccontare, per poi condividere e stimolare a viaggiare...
Domenica ripartiamo da questi concetti e cercheremo di riprenderli, come sabbia tra le nostre mani, dando loro la possibilità di assumere una  forma più ricca più grande. Sicuramente un po' diversa.

Parlare di viaggio mi fa pensare che anche i nostri tè sono un viaggio: il viaggio è una pratica filosofica, perchè uscendo da casa esci da te stesso per ritrovarti e sentirti da un punto di vista diverso, più lontano, ti riscopri e ti trasfiguri attraverso anche, e forse soprattutto, il punto di vista dell'altro, che insieme a te partecipa a questi incontri.

Gli stoici si esercitavano quotidianamente a visualizzare se stessi da una prospettiva altra,  più alta ( loro l'aereo non l'avevano e praticavano l'esercizio dello sguardo dall'alto) perchè questo li aiutava a imparare a relativizzare il senso della vita, era, ed è tuttora, un modo per spostare significati e valori da una parte o dall'latra della propria bilancia esistenziale. Se sei l'ago non puoi vedere i piatti. Se visualizzi la bilancia dall'alto puoi spostare pesi e modificare le proporzioni!

Domenica, grazie alla partecipazione al nostro tè di Mario Biondi, potremo entrare in contatto con un uomo che ha esperito almeno un paio di pratiche filosofiche: quella della narrazione autobiografia e quella del viaggio come presa di distanza da sé.
Spero che il clima accolgiente ed informale della sala coinvolga l'autore fino a  farci raccontare le atmosfere interiori di questo lunghissimo viaggio, che l'ha trasformato in una cerniera vivente tra occidente ed oriente.

Attraverso questo incontro di vita andremo a riscoprire gli albori della nostra civiltà globale, individualisticamente cosmopolita e quindi anche le radici delle nostre pratiche filosofiche? Spero di sì! Ma la costruzione è condivisa e quindi ...
...Vi aspettiamo, come sempre, con in testa tante idee e in mano una tazza di tè e lunedì racconterò cosa è successo!!!


TO BE CONTINUED...

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